Questa mattina, 29 novembre, presso la Sala Cutu è stata presentata la XXVI edizione della Stagione teatrale INDIZI 21.22, Equilibristi involontari, organizzata dal Teatro di Sacco.
Presenti all’incontro l’Assessore alla Cultura del Comune di Perugia, Leonardo Varasano, Roberto Biselli, Direttore artistico di Teatro di Sacco, Biancamaria Cola della direzione organizzativa, il registra Pierpaolo Sepe, il musicista Mirco Bonucci ed alcuni attori protagonisti dei vari eventi in calendario.
Il lancio della stagione è stato anticipato dalla nuova coproduzione che Teatro di Sacco ha realizzato insieme a Quartieri dell’Arte (Direzione Artistica, Gianmaria Cervo).
Lo spettacolo, andato in scena presso la sala Cutu domenica 28, è un dittico ironico di Paolo Fallai, a partire da Anton Cechov, composto dagli atti unici “Provvisorio per educazione” e “L’angoscia è il meno”, curati da Pierpaolo Sepe con le interpretazioni di Roberto Biselli, Luigi Cosimelli e Cecilia Di Giuli.
L’assessore Leonardo Varasano ha voluto ringraziare in apertura il Teatro di Sacco per quello che è riuscito, in collaborazione col Comune di Perugia, ad organizzare anche nei momenti più bui, quelli dello smarrimento da lockdown, con alcuni eventi online molto belli ed educativi. Tra i tanti quelli dedicati ai settecento anni dalla morte di Dante Alighieri, con i suoi versi declamati da palazzo Baldeschi.
Il grazie va, però, anche per la nuova stagione 2021-2022, ricchissima, con uno straordinario tema centrale, l’equilibrismo, con cui un po’ tutti nella vita e nel settore della cultura sono costretti a fare i conti da tempo. “La stagione del teatro di Sacco che si apre ha un valore civile significativo per le riflessioni che porta con sé attraverso spettacoli all’altezza della storia di questo spazio indipendente. Come Amministrazione, dunque, siamo e saremo al loro fianco con la speranza che progressivamente l’equilibrismo venga abbandonato”.
Ad illustrare il programma, con il supporto di Biancamaria Cola, è stato il direttore artistico Roberto Biselli che, nel ringraziare il Comune di Perugia per il sostegno, ha espresso soddisfazione per essere riusciti ad organizzare la 26^ edizione nonostante le note difficoltà dovute al perdurare della pandemia. Un’edizione che consente di raccontare e valorizzare ulteriormente l’esperienza del Teatro di Sacco, spazio indipendente, che si arricchisce di contaminazioni provenienti da tutta l’Umbria ed anche oltre. Non mancheranno momenti dedicati alla musica per un esperimento destinato a proseguire nel tempo.
Infine il senso del titolo “equilibrismi involontari”: ciò è dovuto ai “salti mortali” che il mondo della cultura è costretto a fare ormai da tempo a causa degli effetti deleteri legati alla pandemia. A questo proposito tutto lo staff del Teatro di Sacco, ma anche il regista Sepe hanno rivolto un appello alle Istituzioni sia nazionali che locali affinché il mondo della cultura non venga dimenticato e possano arrivare, per l’effetto, risorse utili per non costringere molti alla chiusura forzata.
Indizi 21.22 manifesta il come ci sentiamo tutti, in condizioni di fortuito precariato emotivo, sociale, economico, culturale, personale, trovandoci in un difficoltoso equilibrismo, non certo voluto e dunque involontario.
Se la condizione di disequilibrio è foriera di processi artistici di grande efficacia, poiché principalmente in questa condizione diviene quasi “necessario” comunicare in chiave rappresentativa, allora forse si deve “utilizzare” l’arte performativa dal vivo per costruire processi che intervengano sulle problematicità, le mettano in evidenza e le rendano fruibili e condivise da tutta la comunità.
Come sempre, con poche risorse ma molte idee, sveliamo il fuoco sotto questa superficie che ci appare ogni giorno più “superficiale” e inadeguata al nostro voler vivere civile. E come sempre poniamo molta attenzione a ciò che l’Umbria offre e propone.
IL PROGRAMMA
Dopo l’antipasto del 28 novembre, si ricomincia l’11 dicembre con il gioco tutto al femminile di Giulia Zeetti / Caterina Fiocchetti ne “la città delle donne” dove le due attrici (umbre e di riconosciuta qualità) incontrano il mito e descrivono la visione polarizzata di Fellini sul femminile.
La prima data del 2022, l’8 gennaio, è “io non sono granturco, quando l’America sospese la democrazia” di Antonio Mocciola, con Serena Borelli e David Marzi per la regia di Giorgia Filanti. Nell’anno che ha cambiato la storia del mondo, il 2001, si svolge il dramma di Hassan Shafei, 30 anni, che finisce nel mirino dell’FBI per sospetto collaborazionismo con Al – Qaeda dopo le stragi dell’11 settembre.
Segue il 22 gennaio una celebrazione della memoria civile con “r1kordami”, da un’idea di Antonio Fresa con Massimo Manini e Cristina Caldani, un altro duo umbro, che racconta la vicenda di una famiglia rendendo universale un dramma che è appartenuto a diverse culture.
Il 5 febbraio viene presentato “le ta me”, una retrospettiva sulle sensazioni e sulle nuove emozioni nate nel primo lockdown fino alla nuova normalità con Fabio Camassa e Antonio Demian Aprea, musiche ed esecuzioni live di Federico Lisi per la regia di Nicholas Gallo.
Il 26 febbraio Giuseppe Provinzano, cantastorie siciliano, racconta in “GIotto” la ferita ancora sanguinante vent’anni dopo il G8 di Genova; poi “la moglie perfetta”, commedia straniante, di e con Giulia Trippetta, (un altro talento umbro) un seminario intensivo (per sole donne) di preparazione al matrimonio.
Il 13 marzo conosceremo gli intimi orrori che Linda Caridi, attrice emergente e talentuosa, già presente significativamente in produzioni tv e cinema, incarna ne “IL BAMBOLO” di Irene Petra Zani per la regia di Giampiero Judica.
Indizi dedica spazio allo “strano caso” di Stefano Baffetti, altro attore/narratore umbro, con il proprio singolare repertorio.
Marzo si chiude con la danza d’autore di Paolo Rosini che, con Chiara Tosti, propone la tensione ad antica origine di “oriri”.
Dalla danza contemporanea ad una ricerca affannosa, penosa, ma obbligatoria, di un’identità, professionale e di personaggio, sulle tracce di Ingmar Bergmann con “persona_21” (la seconda nuova produzione Teatro di Sacco) che debutta il 23 aprile con Diletta Masetti e Giulia Trippetta per la regia di Roberto Biselli.
Indizi chiude a metà maggio con un appuntamento dedicato ai bambini “il compleanno dello scoiattolo” con Carmela De Marte e Federica Ferrari: si tratta di uno spettacolo che, attraverso il linguaggio del teatro delle ombre, si rivolge all’infanzia: la drammaturgia è di Enrica Carini, la regia di Federica Ferrari e musiche di Lorenzo Monguzzi, un’altra produzione “speciale” di Teatro di Sacco.
La rassegna propone anche tre appuntamenti musicali indizi music clun con Mirco Bonucci, Claudia Aliotta e Gianfranco De Franco, tre originali musicisti che gravitano nel nostro territorio. Ascolteremo il 4 dicembre “De Andre’ e l’amore” di e con Mirco Bonucci, special guest Maurizio Pasqui, il 16 gennaio “i love gershwin” di Claudia Aliotta, accompagnata al piano da Sebastiano D’Onofrio, il 20 febbraio Gianfranco De Franco play Lynch – sonorizzazione live di “the grandmother” e “dumblad”.
Ingresso consentito solo ai possessori di Green Pass
Info & prenotazioni 320.6236109 (anche WhatsApp)
Articolo di: comune.perugia.it