giornate della memoria

Prejudice

Un progetto di Teatro di Sacco in collaborazione e con Unitre.
Con il patrocinio di Regione Umbria, Comune di Perugia, Giovani Musulmani Italiani sez. Perugia, Uilt Umbria.

Venerdì 27 gennaio, e con replica straordinaria il 28 gennaio 2017, al Teatro Pavone di Perugia il Teatro di Sacco e Unitre hanno presentato un percorso drammaturgico intorno al pregiudizio in occasione delle celebrazioni per la Giornata della Memoria, con il patrocinio di Regione Umbria, Comune di Perugia, Giovani Musulmani Italiani sez. Perugia, Uilt Umbria.

Tema del pregiudizio La Giornata della Memoria non può essere solo quella della condanna e dell’espiazione, ma anche un modo per guardare al futuro. Il tema dello spettacolo è il pregiudizio: «Abbiamo costruito con un gruppo straordinario di persone, un evento che ha una grande valenza artistica, ma soprattutto sociale e tanto altro», afferma il direttore del Teatro di Sacco Roberto Biselli. «Mettere a disposizione il mio lavoro e la mia esperienza per questa giornata è un impegno inderogabile per me e ringrazio tutti coloro che hanno prestato volontariamente il loro tempo, entusiasmo e la loro professionalità. Mi piacerebbe che quest’evento la Giornata della memoria della Shoah possa essere percepita anche come luogo di una possibile riconciliazione per una futura umanità; come peraltro noi, che lo stiamo costruendo, lo stiamo vivendo intensamente insieme, italiani, tedeschi, svizzeri, polacchi, cristiani, cattolici, musulmani, laici». Il pregiudizio, infatti, è ancora oggi molto radicato nella società e combatterlo non è impresa facile. Per contribuire a questo percorso è sceso in campo un gruppo eccezionale, costituito da persone di varie culture, superando così ogni barriera. «Dobbiamo insomma lavorare insieme per evitare che qualcuno possa rovinare questa grande ricchezza che è il nostro mondo. L’iniziativa, in questo contesto, è un piccolo passo nell’ambito di un progetto molto più ampio».

Vetrina di pregiudizi Lo spettacolo che sarà proposto è una vetrina di pregiudizi: dai più innocui (“il vino rosso fa buon sangue”) ai più radicati (“gli immigrati rubano il lavoro agli italiani”). Perché parlare di pregiudizio per onorare la memoria delle vittime dei campi di concentramento? Perché è facile fare recinti con filo spinato elettrizzato, alzare torrette di guardia e deportarvi coloro che ci si è convinti abbiano colpa di tutto. Il gruppo di allievi-attori è composto da persone (allievi dei laboratori teatrali condotti da Biselli – allievi Unitre Perugia, III Atti – Giovani Musulmani d’Italia) di età, nazionalità, fedi, esperienze diverse. ‘Prejudice’ è realizzato con grande impegno dei numerosi allievi-attori ma anche grazie alla partecipazione del Centro per l’arte contemporanea Trebisonda, opere di Benedetta Galli e Danilo Fiorucci, dell’attrice-cantante Floriana La Rocca di Ars et Labor con i musicisti Daniel Obando e Cristiano Bellavia. L’evento si prefigge quindi di contribuire al mantenimento della memoria collettiva attraverso la condivisione, perché solo ricordando ciò che è stato si potrà, forse, impedire che non avvenga mai più quella, e tante altre, Shoah di cui il genere umano si è macchiato durante la storia della sua faticosa conquista della civiltà e di cui, purtroppo, a tutt’oggi, seppur con presupposti e dinamiche diverse, siamo ancora testimoni.

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