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combustibili

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Combustibili è un’elaborazione originale e del tutto nuova del testo “Combustibles” che la celebre autrice belga Amélie Nothomb scrisse nel 1994, compiendo il rischioso salto dalla narrativa alla scrittura scenica.

“Combustibles” (pubblicato in Italia da Robin Edizioni con il titolo “Libri da Ardere”) è un dramma in tre atti scritto con tutti i crismi del classico, un vero e proprio Kammerspiel con tre personaggi forzatamente reclusi all’interno di uno studio-libreria da un’imprecisata guerra che infuria all’esterno. I tre protagonisti (un Professore universitario, il suo assistente Daniel e la giovane studentessa Marina) esplorano in dialogo e in soliloquio i casi estremi dell’indigenza e del freddo per rivelare quella che in “Acido Solforico” la stessa Amelie Nothomb definì la profonda natura degli esseri. Ribaltando la consuetudine che sia il rapporto con la vita e con la morte a determinare il nostro orientamento e il nostro gusto, Combustibili utilizza il rapporto dei personaggi con la letteratura come mediazione e motore degli eventi, finendo per tracciare tre profili generazionali radicalmente opposti, assoluti ed irrisolti.

Teatro di Sacco ha interpretato con grande fervore la possibilità di una nuova proposta italiana di allestimento del testo (vedi “Note di drammaturgia”), dopo la prima versione andata in scena nel 1996 a cura del Teatro dell’Elfo.

Si ricorda che Amélie Nothomb è tradotta in 45 paesi diversi e ha venduto nel mondo più di 2 milioni di libri, escluse le vendite in Francia. Trascorre l’infanzia e la giovinezza in vari paesi dell’Asia e dell’America, seguendo i genitori nei loro continui cambiamenti di sede. Questi primi anni di vita sono raccontati da lei stessa in molti libri, soprattutto in Biografia della fame, una vera e propria autobiografia in cui parla dell’anoressia, dello straordinario rapporto simbiotico con la sorella. Scrive da quando aveva 17 anni e con assoluta regolarità, per almeno quattro ore al giorno. A questo ritmo produce alcuni romanzi l’anno fra i quali sceglie quello da pubblicare, che esce regolarmente in Francia per la rentrée letteraria. Le sue leggendarie manie e abitudini ne hanno fatto in breve un personaggio riconosciuto e amato come una pop star: veste regolarmente di nero, al massimo con qualche tocco di rosso, indossa bizzarri e imponenti cappelli, non usa tecnologia e scrive a mano, su quaderni che porta sempre con sé. Ma soprattutto ha un’intelligenza e uno spirito acutissimi che rendono le sue (non frequenti) apparizioni televisive un piacere, come sanno anche gli spettatori italiani che l’hanno vista in Otto e mezzo intervistata da Giuliano Ferrara (2006), a Le invasioni barbariche (2007) intervistata da Daria Bignardi, a Parla con me intervistata da Serena Dandini, e recentemente intervistata nella trasmissione La Mala Educaxion sul tema “sesso e multiculturalità”.

L’allestimento dello spettacolo, nell’ambito dell’edizione 2016 del notorio Todi Festival, è stato approvato con grande entusiasmo da Amélie Nothomb. E’ proprio il fervore dell’autrice che spinge ancor più la compagnia Teatro di Sacco a realizzare uno spettacolo di grande qualità e di meritata risonanza. Combustibili, infatti, è andato in scena a Roma, nel febbraio 2017, al Teatro dell’Orologio e al Teatro India.

Regia:
Samuele Chiovoloni

Disegno luci:
Umberto Giorgi

Organizzazione:
Biancamaria Cola

Attori: Roberto Biselli,
Letizia Bravi e Mauro Milone

Sonorizzazioni:
Dromo Studio

Scenografia:
Saverio De Vito

Assistente alla regia:
Mascia Esposito

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